EMILIO VEDOVA. TONDI E OLTRE



sino a fine giugno la Galleria Dello Scudo ospita la mostra EMILIO VEDOVA. TONDI E OLTRE. Realizzata in collaborazione con Fondazione Emilio e Annabianca Vedova è imperniata su una selezione di circa trenta opere inedite eseguite tra il 1985 e il 1987, quando cifra distintiva della sua pittura diviene quella forma-cerchio da lui stesso definita “una possibile dimensione di altro sentirsi.” Ecco allora i Tondi e gli Oltre, accomunati dalla ricorrente presenza dell’elemento circolare; nel primo caso è il formato del supporto, nel secondo è il perimetro della pittura inscritta in una tela quadrata. L’allestimento ora proposto documenta le diverse soluzioni adottate, varie per impiego di materiali, tecniche e dimensioni. Sia nella grande misura – quasi tre metri di diametro – che in quella più contenuta dei piccoli lavori del 1987, la gestualità si apre in una sconfinata varietà di interventi, in cui solchi, incisioni, sovrapposizioni, schizzi e grumi di materia si combinano in un repertorio infinito di forte tensione pittorica. Vedova tratteggia, colora, incolla senza darsi un ordine, anzi sfidando e rinunciando alla supremazia del centro. 
 
Se nei Tondi egli è baricentro mobile all’interno dell’opera, negli Oltre delimita il perimetro del tondo sulla superficie quadrata, accentuando così l’ambigua conflittualità tra “circolo/quadrato, quadrato/circolo.” Nella tradizione artistica il cerchio è perfezione e armonia cosmica, è simbolo e principio di un ordine superiore e sacro. Per l’artista maturo diventa motivo e limite di una sperimentazione, in altri termini foggia nella quale formulare una nuova prova. “Quando io ho preso per la gola il cerchio l’ho fatto quasi per una specie di sfida contro questa figura sacrale ‘Sancta sanctorum’. Il tondo di Michelangelo, il tondo di Raffaello!… vedere se questa forma poteva essere prostrata, coinvolta a questa nostra lacerazione, se ancora si poteva in qualche modo fare qualche cosa dentro – proprio perché io affrontavo adesso la figura forse più proibitiva a me. Perché il tondo è il tondo sempre dell’ideologia. E il tondo della cristianità. È il tondo dell’umanesimo. E il tondo del mandala.”
 
>> INGRESSO LIBERO. la galleria è aperta da lunedi a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
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