ANFITEATRO ARENA
piazza Bra
37121 Verona (vr)
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aperto tutti i giorni

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08.30/19.30 (lunedi 13.30/19.30)

ANFITEATRO ARENA


Il grandioso anfiteatro è il monumento che più di ogni altro ricorda le origini romane della città ed anche il simbolo di Verona in tutto il mondo. Ogni estate, da oltre un secolo, le sue imponenti gradinate in pietra accolgono i seicentomila spettatori della più grande stagione lirica all'aperto del mondo.

L’Arena di Verona è un grandioso anfiteatro, il terzo per grandezza fra quelli a noi giunti ed il meglio conservato, nonostante nel 1183 un forte terremoto abbia distrutto il triplice ordine di arcate sovrapposte che lo circondavano interamente. Oggi di quel paramento rimane solo uno scorcio, un’ala formata da quattro campate che permette di immaginare l'imponenza dell'aspetto originale. Perfettamente integro si presenta invece l'ordine interno, ininterrotta sequenza formata da 72 doppie arcate in pietra che creano un'ellisse larga centodieci metri e lunga centoquaranta. Fu ERETTA NEL PRIMO SECOLO DOPO CRISTO con il marmo estratto da cave della provincia, ed era originariamente collocata all'esterno delle mura cittadine. Per necessità difensive, cagionate dalle continue scorribande barbariche, nell'anno 265 venne inglobata nel perimetro urbano con le possenti mura fatte edificare dall'imperatore Gallieno: le Mura di Gallieno, ancora oggi visibili nell'omonima piazzetta ad essa retrostante. L'ovale interno ha un asse maggiore di circa settantaquattro metri e un asse minore di quarantacinque metri. La grande cavea è formata da quarantacinque gradini che hanno una altezza media di altrettanti centimetri. Durante gli anni dell'impero accolse numerosi combattimenti di gladiatori, citati anche da Plinio il Giovane, e nel corso dei secoli ospitò spettacoli di ogni genere: tornei, giostre, balletti, circhi e rappresentazioni di prosa. Nell'ottocento qualche "luminare" pensò di utilizzarla anche per ascensioni di mongolfiere e persino corride, a cui nel 1805 assistette l'imperatore Napoleone Bonaparte.

Da oltre un secolo ospita una grandiosa stagione lirica, voluta dal tenore veronese Giovanni Zenatello per celebrare il centenario della nascita del compositore Giuseppe Verdi. La prima opera ad essere rappresentata il 10 agosto 1913 fu Aida, la più spettacolare tra le opere verdiane e straordinariamente adatta alla grandiosità dell'anfiteatro, sostenuto da una acustica meravigliosa. La rappresentazione di quella prima edizione areniana di Aida costitui uno dei più importanti avvenimenti internazionali del primo novecento. Accorsero a Verona migliaia di spettatori da ogni parte d'Italia e del mondo: americani, argentini, inglesi, francesi, russi, tedeschi, olandesi e spagnoli. Alla prima assistettero musicisti e scrittori illustri fra cui Puccini, Mascagni, Pizzetti, Kafka e fu un successo trionfale. Era nata la più grande stagione lirica all'aperto del mondo e da allora l'affluenza del pubblico ha sempre premiato i suoi inventori: ogni estate l'anfiteatro ospita 600mila spettatori ripartiti su UNA CINQUANTINA DI SERATE, CON CINQUE O SEI PRODUZIONI che si alternano, a cui hanno partecipato tutti i più grandi interpreti lirici del mondo. Chi assiste ad uno spettacolo in Arena rimane colpito dalla grandiosità scenografie, che cambiano veloci durante gli intervalli; dalle dimensioni del golfo mistico che accoglie 150 musicisti; dalle scene di massa durante le quali il palcoscenico contiene, oltre all'orchestra, anche 200 artisti del coro, 100 ballerini e 200 comparse. Rimane colpito dal calore del pubblico, che nei giochi di mille candeline, nei prolungati applausi e negli impietosi fischi è sicuramente la parte più bella dello spettacolo.

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