TORTELLINI DI VALEGGIO


Una antica leggenda racconta che alla fine del trecento, un soldato delle truppe viscontee che si era accampato nei pressi di Valeggio sul Mincio con il suo esercito, si innamorò della bellissima ninfa Silvia. Tra i due nacque subito un grande amore. Braccati dagli uomini che volevano catturarli gli amanti si rifugiarono nelle profondità del fiume Mincio, lasciando ai loro inseguitori un fazzoletto di seta dorata, che avevano simbolicamente annodato come pegno del loro amore. Da quel giorno le ragazze della zona, durante i giorni di festa, amano ricordare la dolce storia dei due innamorati preparando i tradizionali NODI D’AMORE. Si tratta di squisiti tortellini rigorosamente fatti a mano con una pasta tirata sottile come la seta, che viene tagliata e annodata come un fazzoletto, dopo averla arricchita con un delicato ripieno di spezie e pregiate carni assortite. Ogni anno a Valeggio sul Mincio, lungo il Ponte Visconteo, si svolge la grande Festa del Nodo d’Amore. Una cena a tema con più 3.000 commensali, che vengono da tutta Europa per gustare i tortellini della leggenda ed assiste alle sfilate in costume medievale.
 
INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)
 
una sfoglia di pasta; 150 grammi stracotto di manzo
50 grammi di maiale; 50 grammi di polpa di vitello
25 grammi di fegatini di pollo; un uovo; burro; salvia
40 grammi di Grana Padano; noce moscata; sale q.b.
3/4 litri di brodo di carne, per la cottura dei tortellini
 
PREPARAZIONE
 
Tritate finemente la carne e i fegatini e cuoceteli a fuoco lento nel burro. A cottura ultimata aggiungete l’uovo sbattuto, il formaggio Grana Padano e un pizzico di noce moscata. Stendete la sfoglia sottilissima e tagliatela a quadretti di tre centimetri di lato. Al centro di ognuno ponete un cucchiaio di ripieno quindi richiudeteli, dando loro la caratteristica forma del Tortellino di Valeggio (piegate prima il quadratino di sfoglia su una diagonale avendo cura che la pasta si chiuda sui bordi, quindi unite gli estremi del triangolo e congiungeteli mediante spinzatura). Lasciateli asciugare almeno un paio d’ore su una tovaglia in cotone e poi cuoceteli nel brodo bollente per un paio di minuti. Servite molto caldi, conditi con burro fuso dorato con foglie di salvia fresca. Accompagnate con una abbondante spolverata di formaggio Grana Padano (appena grattugiato) ed una fresca bottiglia di vino Custoza.
 
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