MANDORLATO
Cologna Veneta è un piccolo comune situato nella bassa pianura veronese, conosciuto in Italia e all'estero per il suo dolce tipico delle feste natalizie, il Mandorlato. Un dolce squisito e raffinato, apprezzato dalle nobili famiglie venete sin dai tempi della Serenissima Repubblica e citato in vari testi del XVI secolo. La prima fabbrica moderna di Mandorlato fu aperta a Cologna Veneta nel 1852 per iniziativa dello speziale Italo Marani ed ancora oggi è attiva. Ai nostri giorni sono molte le ditte che lo producono, sia industrialmente che artigianalmente; accanto al ricetta tradizionale è arrivato il Mandorlato morbido e i finissimi Mandorlini con gusti diversi che vanno dall’arancio al caffè e cioccolato. La stagionalità legata alle feste natalizie è andata scemando, ma questo non deve stupirci. In fondo il Mandorlato è un dolce troppo buono per essere mangiato solo un mese l’anno.
INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)
500 grammi mandorle pelate
350 grammi di Miele millefiori
mezzo cucchiaino di Cannella
2 albumi uovo - cialde bianche
PREPARAZIONE
Tostate le mandorle, mettendole in forno a 120 gradi per circa 10 minuti. Riscaldate il miele a bagnomaria, con fuoco moderato, per circa mezz’ora mescolando di continuo sino a quando non risulterà completamente liquido. Montate gli albumi d'uovo a neve ferma e aggiungetene delicatamente metà al miele. Proseguite la cottura a bagnomaria per un’altra mezz’ora, mescolando spesso per evitare che si attacchi alle pareti del tegame. Togliete dal fuoco, unite gli albumi rimasti e mescolate delicatamente sino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete le mandorle tostate e mezzo cucchiano di cannella. Amalgamate il tutto, mescolando con cura, e poi versate il composto in uno stampo basso e largo, foderato con le cialde bianche (o carta da forno) cercando di ottenere uno spessore di circa 2-3 centimetri. Lasciate raffreddare e rassodare; servite il vostro Mandorlato tagliandolo a pezzettoni e accompagnadolo con una bottiglia di vino Lessini Durello Spumante o di Custoza Cuvée Radetzky.