FESTIVAL SHAKESPEARIANO 2025



Da 77 anni il Festival Shakespeariano rinnova il legame di Verona con il grande drammaturgo che ha reso famosa nel mondo la tragedia di Romeo e Giulietta. Quattro sono quest’anno i testi di derivazione shakespeariana che verranno messi in scena al Teatro Romano, tutte prime assolute nazionali. Il sipario si apre il 3 e 4 luglio con ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI esilarante tragicommedia scritta da Tom Stoppard partendo da due figure minori dell’Amleto. Personaggi caratterizzati dalla totale insensatezza del loro agire e dal palleggiare dei dialoghi, resi ancora più esilaranti dal talento caleidoscopico di Francesco Pannofino, affiancato da Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli, con la regia di Alberto Rizzi, che ricorre alla Commedia dell’Arte per esaltare ulteriormente la potenza comica dell'opera di Stoppard, senza rinunciare alla ricchezza emotiva del testo originale.
 
Il secondo titolo, in programma il 10 e l’11 luglio, è OTELLO nella traduzione di Dacia Maraini con protagonisti il giovane Giacomo Giorgio (Mare fuori) e Giorgio Pasotti, qui anche in veste di regista. Rappresentato per la prima volta nel 1604, Otello è la tragedia della gelosia: mostro che avvelena la mente e il cuore, creato dal nulla e sul nulla; strumento che il perfido Iago utilizza per corrompere l’animo del Moro insinuando in lui il sospetto che Desdemona lo abbia tradito con Cassio. Il 17 e il 18 luglio va in scena il celebre dramma in cui Shakespeare analizza il desiderio di potere e tradimento, evidenziando la complessità dell'animo umano e il mistero del male. RICCARDO III è l’emblema dello sconfinamento del potere nelle libertà e nei diritti dei singoli, l’archetipo di una malvagità feroce che secoli dopo sfocerà nel Comunismo. La particolarità dell’allestimento presentato con la regia di Andrea Chiodi è la scelta di affidare il ruolo del protagonista a una donna, Maria Paiato, recuperando un’antica tradizione che ha visto spesso corpi femminili incarnare questo personaggio che è la quintessenza del male.
 
L’ultimo appuntamento del Festival sarà il 24 e 25 luglio con LA TEMPESTA la cui regia è affidata ad Alfredo Arias, autore di spettacoli effervescenti, animati da un'ironia ora tenera ora folle e da un umorismo grottesco e paradossale. Arias torna a dirigere dopo 40 anni il testo shakespeariano ricco di simbolismi, in cui l’acqua diventa l’elemento della metamorfosi e della perdita di riferimenti certi. Shakespeare scaraventa i suoi personaggi sulla misteriosa “Isola di Prospero” qui interpretato da Graziano Piazza: un mix sorprendente di sogno, realtà, magia, illusioni e follia, in un mondo bizzarro in cui nulla è ciò che sembra, ma tutto è reale.
 
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