VERONA 1943 1945



Sino a fine luglio il Museo di Castelvecchio ospita la mostra VERONA 1943 1945 FASCISMO RESISTENZA LIBERTA’ che ripercorre la storia politica, sociale ed artistica della città nel biennio alla fine della 2° Guerra Mondiale. Ospitata in Sala Boggian, l'esposizione, articolata in sei sezioni, sperimenta un allestimento innovativo che combina strumenti digitali, filmati, proiezioni olografiche con personaggi storici allo specchio, documenti, manufatti e opere d’arte originali. La mostra si tiene nella sala che ospitò il Processo di Verona, che nel gennaio del 1944 vide imputati i membri del Gran Consiglio del Fascismo che avevano sfiduciato Mussolini dalla carica di Presidente del Consiglio. Attraverso fotografie inedite, documenti (tra cui l’originale verbale della seduta del Gran Consiglio del 24-25 luglio 1943), dipinti, sculture, filmati d’epoca provenienti dall’Archivio Luce e un allestimento interattivo che permette al visitatore di riscoprire il Museo com’era in passato, la mostra racconta una parte importante della storia italiana.
 
Il percorso espositivo restituisce, attraverso isole multimediali e punti narrativi, le voci di alcuni protagonisti delle vicende storiche dell’epoca, come Galeazzo Ciano, Friedrich BoBhammer, Rita Rosani e Vittore Bocchetta. Gli spazi della Sala Boggian, bombardata dagli Americani nel 1945 e ricostruita nel dopoguerra, ospitano inoltre un focus sulla mostra dedicata all’arte salvata che si tenne nel 1947 in queste stesse sale. Una mostra in cui vennero esposte le opere messe in salvo durante gli anni dei bombardamenti e successivamente recuperate dal territorio. Con la mostra odierna viene presentata al pubblico una selezione di quelle opere sopravvissute, tra cui Eliodoro e il sacerdote Onia di Giambattista Tiepolo, la Dama delle Licnidi di Peter Paul Rubens e un’Allegoria della Speranza di Alessandro Turchi. La mostra è visitabile da martedì a domenica, dalle 10 alle 18 (la biglietteria chiude alle 17.15)
 
>> biglietto intero 9,00 e ridotto 6,00
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