PALAZZO MINISCALCHI ERIZZO

Nel cuore della città di Verona, a pochi passi da piazza Erbe e dal Duomo, si erge un complesso di edifici contigui talmente maestoso e imponente da sembrare quasi una reggia. Si articola lungo via san Mamaso e via Giuseppe Garibaldi, e per oltre cinque secoli è stato la dimora della potente famiglia Miniscalchi

Il corpo di fabbrica celato nell'ignorata via San Mamaso venne costruito alla fine del quindicesimo secolo, quando i proprietari abbandonarono la mercatura ed entrarono a far parte del Nobile Consiglio cittadino, seguendo uno schema che era molto comune nell'architettura privata veronese del tardo medioevo: una facciata monumentale avanzata sul frontestrada che protegge il cortile interno, attorno al quale si apre l'edificio residenziale vero e proprio. Una facciata monumentale che è un gioiello dell'architettura tardogotica, al centro della quale spiccano il portale a marmi policromi fortemente strombato e le due grandi bifore in stile veneziano del piano nobile, finemente decorata con splendidi AFFRESCHI CINQUECENTESCHI DI MICHELANGELO ALIPRANDI E TULLIO INDIA. E' articolata su tre livelli: quello inferiore, su cui si aprono finestre con cornici in marmo rosso della Valpolicella, è decorato a fresco con un fregio continuo di putti cavalcanti pantere in mezzo a viticci; nel piano nobile, in cui le finestre si allungano verso l'alto, è presente un grande affresco policromo che raffigura il mitologico Banchetto di Damocle ed alcuni affreschi minori sui lati; nell'ultimo piano finestre ogivali con davanzali in pietra e un grande affresco centrale, monocromo, in cui è raffigurato il Giudizio di Salomone. Meno curato nei dettagli ma più monumentale nelle dimensioni è l'adiacente palazzo neoclassico di via Garibaldi, realizzato alla fine dell'ottocento su disegno dell'architetto Gustavo Strauss.

Si tratta di un grande edificio in cui la parte centrale è arretrata e forma, con le due ali, un ampio ed insolito cortile. Di esso è particolarmente pregevole il timpano, decorato con un grande rilievo in pietra galina raffigurante lo stemma della famiglia Miniscalchi Erizzo, e la monumentale recinzione in ferro battuto che separa gli spazi senza mai precludere lo sguardo. Dal marzo del 1990 una quindicina di eleganti sale del palazzo di via san Mamaso sono adibite a museo (il Museo Miniscalchi Erizzo) e quindi agevolmente visitabili da parte di veronesi e turisti. Non si tratta di un museo monotematico, quanto piuttosto di una ricca ed interessante collezione privata di oggetti d'arte e antichità nata da acquisti, ritrovamenti e lasciti ereditari esposta nelle stanze che la famiglia ha abitato per cinque secoli. Una raccolta di ceramiche, sculture, dipinti, ARREDI, MONETE, AVORI, PORCELLANE, ARMI, REPERTI ARCHEOLOGICI e vetri di murano che include una acquasantiera bizantina del sesto secolo e bronzi etruschi, soldatini in legno, armi e armature del quattrocento, disegni di maestri veneti del cinquecento e del seicento... Il percorso museale, che comprende anche l'antica biblioteca e la cappella privata della famiglia, ha un'appendice in quelle che un tempo erano state le scuderie del palazzo, dove si aprono le sale destinate alle esposizioni temporanee. La parte del palazzo che è situata lungo via Giuseppe Garibaldi ospita da alcuni decenni gli uffici centrali di una grande banca europea.

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