TURANDOT (di Giacomo Puccini)



ore 21.30: questa sera, nell’ambito del festival areniano, la Fondazione Arena di Verona, mette in scena TURANDOT, dramma lirico in tre atti e cinque quadri di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami e del veronese Renato Simoni. Rappresentazione con l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena, ambientata a Pechino “al tempo delle favole”. Turandot è l’ultima opera di Puccini, che non visse abbastanza a lungo per vederla rappresentata. Rimasta incompiuta nella parte finale del terzo atto fu completata, sulla base degli appunti lasciati da Puccini, da Franco Alfano e Arturo Toscanini, che nel 1926 ne diresse la prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano.
 
LA TRAMA: (ATTO 1°) La vicenda si svolge nel palazzo imperiale di Pechino, dove vivono l'Imperatore Altoum e sua figlia Turandot. La giovane, per vendicare la sua bisnonna che era stata uccisa dal marito, proponeva a tutti i principi che chiedevano la sua mano di risolvere tre enigmi: chi non ci riusciva veniva decapitato. Il principe Calaf, mentre assiste alla decapitazione dello sfortunato principe di Persia, rimane impressionato dalla bellezza di Turandot e decide di tentare anche lui la risoluzione dei tre enigmi. Invano parenti e amici tentano di fermarlo ...in una sorta di delirio, Calaf si libera di loro e suona tre volte il gong, lanciando la sua sfida e invocando il nome di Turandot. (ATTO 2°) Sul piazzale della reggia, tutto è pronto per il rito dei tre enigmi; l'imperatore invita il principe ignoto a desistere, ma Calaf rifiuta. Entra Turandot e il mandarino fa iniziare la prova; Calaf risolve gli enigmi e la principessa, disperata, si getta ai piedi del padre, supplicandolo di non consegnarla allo straniero. Ma per l'imperatore la parola è sacra. Turandot si rivolge allo sconosciuto principe e lo ammonisce che in questo modo egli avrà solo una donna riluttante e piena d'odio. Calaf la scioglie dal giuramento proponendole una sfida: se la principessa prima dell'alba riuscirà ad indovinare il suo nome, egli si sottoporrà alla scure del boia. Il nuovo patto è accettato, mentre ancora una volta risuona il solenne inno imperiale. (ATTO 3°) Nel palazzo tutti cercano di scoprire il nome del principe ignoto, offrendo ricchezze e minacce. Liù, la schiava del padre di Calaf (re Timur) subisce molte torture, ma continua a tacere, preferendo uccidersi con un pugnale piuttosto che tradire il suo principe. Il corpo senza vita di Liù viene portato via seguito dalla folla che prega; Turandot e Calaf restano soli e lui la bacia. La principessa prima lo respinge, ma poi ammette di essere ormai travolta dalla passione. Tuttavia è molto orgogliosa, e supplica il principe di non volerla umiliare pubblicamente. A quel punto Calaf le rivela il suo nome. Il giorno dopo, una folla è riunita davanti al trono imperiale; arriva Turandot, che afferma di conoscere il nome del principe straniero: Amore. Tra le grida di giubilo, la principessa abbraccia Calaf e si abbandona tra le sue braccia.
 
>> REPLICHE il 08.06.2024 (h 21.30); 15.06.2024 (h 21.30); 22.06.2024 (h 21.30); 29.06.2024 (h 21.30)
>> Per essere sempre aggiornato, metti Mi Piace sulla nostra pagina WWW.FACEBOOK.COM/VERONA.NET

ALTRI EVENTI IN PROGRAMMA PRESSO ARENA DI VERONA