CAVALLERIA RUSTICANA e PAGLIACCI



ore 21.00: questa sera, nell’ambito del festival areniano, la Fondazione Arena di Verona mette in scena un doppio spettacolo con CAVALLERIA RUSTICANA e PAGLIACCI. Nuovo allestimento con l’orchestra e il coro della Fondazione Arena di Verona; regia del pluripremiato regista e sceneggiatore di fama mondiale Gabriele Muccino; direttore d'orchestra Francesco Ivan Ciampa e maestro del coro Vito Lombardi. CAVALLERIA RUSTICANA è un melodramma in un unico atto di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. PAGLIACCI è un'opera lirica in due atti su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo, rappresentata per la prima volta al Teatro Verme di Milano il 21 maggio 1892 con la direzione di Arturo Toscanini. Due titoli assenti dal palcoscenico areniano dal 2006.
 
LA TRAMA (Cavalleria Rusticana): La scena si svolge in un paese siciliano il giorno di Pasqua. A sipario calato si sente Turiddu cantare una serenata a Lola, sua vecchia fidanzata che durante il servizio militare di Turiddu ha sposato Alfio. La scena si riempie di persone in festa e giunge Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che chiede a mamma Lucia notizie del figlio. La madre risponde che Turiddu è andato a Francofonte a comprare il vino, ma Santuzza le dice che è stato visto in paese durante la notte. Lucia replica stizzita, ma giunge Alfio che le domanda del vino: Lucia riferisce che Turiddu è andato a Francofonte per comprarne, ma Alfio replica di averlo visto al mattino vicino casa sua. Alfio si allontana e Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola. Lucia, attonita, invoca la Madonna e si allontana. Giunge Turiddu che discute animatamente con Santuzza; quindi interviene anche Lola e le due donne si scambiano battute ironiche. Dopo che Lola è entrata in chiesa, la discussione tra Turiddu e Santuzza degenera in lite fino a che, gettata a terra da Turiddu, Santuzza gli augura la malapasqua. Quindi Turiddu entra in chiesa. Santuzza, rialzatasi, vede arrivare Alfio e gli racconta la tresca della moglie. Dopo la messa Turiddu offre vino a tutti ed anche ad Alfio, ma questi rifiuta. Allora Turiddu con la scusa di un abbraccio, morde l'orecchio ad Alfio sfidandolo a duello. Turiddu corre a salutare la madre e, ubriaco, le dice addio affidandole Santuzza. Poco dopo si sente un forte vociare e un urlo sovrasta gli altri: "Hanno ammazzato compare Turiddu!".
 
>> REPLICHE il 25.06.2021 (ore 21.00); 02.07.2021 (ore 21.00); 22.07.2021 (ore 21.00); 31.07.2021 (ore 21.00); 14.08.2021 (ore 20.45)
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