VERONA AVANGUARDIA E TRADIZIONE



in questi mesi la galleria d'arte moderna Achille Forti ospita, nella propria sede di Palazzo della Ragione, una mostra che rinnova il percorso espositivo permanente della collezione civica, dal titolo “L'arte a Verona tra avanguardia e tradizione. L'Ottocento e il primo Novecento da Hayez a Casorati”. E’ inoltre presente una sezione collaterale che rende omaggio ai 20 anni dalla prima acquisizione di opere d'arte contemporanea da parte della Galleria, dal titolo “Luoghi della mente. 20 anni d'arte contemporanea”. E' il primo importante appuntamento per la valorizzazione del nuovo Sistema Museale unico della Città di Verona, impegnata nella creazione di nuovi percorsi espositivi presso le proprie sedi museali. L'esposizione della collezione storica, sviluppata al piano nobile del Palazzo, curata dalla direttrice Francesca Rossi, intende mettere in evidenza una caratteristica costante della cultura artistica di Verona attraverso i secoli, la capacità di misurarsi con un crocevia di culture diverse pur affermandosi come centro di produzione autonomo e originale. Lungo l’arco di oltre un secolo, tra Ottocento e primo Novecento, Verona è stata protagonista di scambi e relazioni culturali e artistiche con Milano (la cultura accademica, il risorgimento, la scapigliatura, il divisionismo), con Venezia, Firenze, Napoli e con la cultura nordica. 
 
La città è animata in questo periodo da un forte senso civico e dal mecenatismo di autorevoli personalità locali, che si riflette in importanti commissioni artistiche e nella promozione di iniziative culturali a sostegno delle arti. Il percorso, articolato in tre sale, presenta circa 90 opere tra dipinti, lavori su carta e sculture che illustrano episodi distintivi della storia e della cultura figurativa veronese e italiana tra il 1830 e il 1920, in una incalzante dialettica tra i poli dell' avanguardia e della tradizione. Nelle prime due sale, la “Sala delle Colonne” e la "Sala Quadrata", è presentata l'arte dell' Ottocento tra pittura e scultura realista, di storia, di genere, scapigliata e divisionista, con un focus inedito sull'Accademia di Belle Arti di Verona sotto la direzione del veneziano Napoleone Nani, che ebbe tra i suoi allievi Angelo Dall’Oca Bianca. Trai capolavori esposti, opere di Giuseppe Canella, Carlo Ferrari, Alessandro Puttinati, Ugo Zannoni, Francesco Hayez, Pompeo Maria Molmenti, Domenico Induno, Silvestro Lega, Antonio Mancini, Angelo Morbelli, Medardo Rosso, Mosè Bianchi, Napoleone Nani, Giacomo Favretto, Luigi Nono, Angelo Dall'Oca Bianca, Vincenzo De Stefani, Giuseppe Romeo Cristani.
 
Nella terza sala, la sala “Picta”, trova invece spazio l'arte veronese del primo Novecento, protagonista di una stagione particolarmente prospera grazie alla presenza stimolante della figura di Felice Casorati e all’influenza esercitata sui veronesi dalle Biennali veneziane e dal gruppo riunito attorno a Nino Barbantini a Cà Pesaro. Qui sono esposte opere dello stesso Casorati, di Alfredo Savini, Ugo Valeri, Umberto Moggioli, Pio Semeghini, Umberto Boccioni, Guido Trentini, Angelo Zamboni, Giuseppe Zancolli, Ettore Beraldini, Eugenio Prati, Baldassarre Longoni, Antonio Nardi. Una rigorosa selezione di prestiti provenienti dalle collezioni di Fondazione Cariverona e del Banco BPM arricchisce puntualmente le diverse sezioni del percorso. La quarta ed ultima sala espositiva, detta "Orientale", ospita un suggestivo focus a cura di Patrizia Nuzzo sull'arte del nostro tempo, in occasione dei vent' anni di acquisizioni di opere contemporanee per l’incremento delle collezioni della GAM, di cui si ricordano, da ultime, le recenti donazioni del “Premio Ottella for GAM”. Da Masuyama ad Hashimoto, attraverso Julia Bornefeld, Enzo e Raffaello Bassotto, Botto e Bruno, Gohar Dashti, Giorgio Olivieri, Antonio Rovaldi, il percorso espositivo si configura come un viaggio tra paesaggi che evocano un universo fisico e mentale, tra periferie di città e luoghi dello spirito alla ricerca di uno spazio ideale, panorami insieme astratti e reali, puri e “contaminati”. Anche in questo caso la mostra si avvale di un importante prestito concesso dalla galleria Studio La Città di Verona.
 
>> BIGLIETTO intero 4,00 euro; con ingresso alla Torre dei Lamberti 8,00; ridotto 2,50. La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00; il sabato e la domenica dalle ore 11.00 alle 19.00; chiusa il lunedì
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