SEURAT VAN GOGH MONDRIAN



sino al 28 marzo gli spazi espositivi del Palazzo della Gran Guardia di Verona ospitano, in anteprima europea, la mostra “SEURAT, VAN GOGH, MONDRIAN. IL POST IMPRESSIONISMO IN EUROPA” che vede esposti 70 capolavori conservati al Kröller Müller Museum di Otterlo (Olanda). Promossa dal Comune di Verona con il supporto della Fondazione Arena, la mostra curata da Stefano Zuffi è prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Kröller Müller Museum. Il percorso espositivo racconta l’epocale svolta che avviene tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando le sorprendenti tele di George Seurat e di Paul Signac aprono una pagina nuova nella storia dell’arte. Grande spazio è dato in mostra anche agli esperimenti scientifici sul colore, ai processi ottico-visuali e alla fotografia, la cui invenzione è legata strettamente alla tecnica divisionista.
 
Il post-impressionismo nasce in Francia a partire dal 1886, caratterizzato dalla tecnica francese del pointillisme detto anche divisionismo in Olanda e Belgio, per via della composizione divisa del colore, che non è steso sulla tela in maniera uniforme e tradizionale, bensì ottenuto tramite puntini o trattini di molti colori diversi, che danno all’occhio una percezione diversa dalla realtà. Moltissimi artisti si sono cimentati con questa tecnica, in particolare i francesi, i belgi e gli olandesi, e i più importanti tra loro sono stati collezionati da Helene Kröller-Müller, moglie di un ricco industriale olandese nonché fondatrice dell’incredibile museo che sorge nelle campagne olandesi e che nasconde un patrimonio difficilmente accessibile. Tra questi artisti spicca il nome di Vincent Van Gogh che, nei brevi drammatici anni trascorsi in Francia, dà alle pennellate un’inedita drammaticità, una forza profonda capace di imprimere forti emozioni sulla tela, come nei suoi capolavori presenti in mostra Il seminatore (1888) e Paesaggio con fasci di grano e luna che sorge (1889). Nel volgere di pochi decenni queste premesse porteranno alla rivoluzione radicale dell’Astrattismo: quello di Piet Mondrian con tele come Composizione n.II (1913) e Composizione a colori B (1917). La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 09.30 alle 19.30 (chiusura biglietteria ore 18.30); il 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle 17.30, il 25 dicembre e 1° gennaio apertura posticipata al pomeriggio.
 
>> BIGLIETTO intero 13,00 euro; ridotto 11,00 (universitari, over 65 e convenzioni); bambini 6,50
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