MEFISTOFELE



ore 15.30: quest’oggi nell’ambito della Stagione Lirica invernale 2018/19, la Fondazione Arena di Verona, mette in scena MEFISTOFELE, opera in quattro quadri di Arrigo Boito, scritta e composta da Arrigo Boito. Rappresentazione con l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena. Direttore d'orchestra Renato Balsadonna; regia di Enrico Stinchelli. Il capolavoro assoluto del grande musicista, poeta e drammaturgo padovano è una personale lettura del Faust goethiano: un tempo appuntamento frequente delle stagioni estive areniane, dopo ben quarant’anni di assenza dai palcoscenici veronesi è una rarità imperdibile. Regia, scene e costumi dell’allestimento del Teatro Verdi di Pisa in coproduzione con Modena e Piacenza portano la firma di Enrico Stinchelli che ricrea il “regno delle favole” evocato da Mefistofele con un clima sospeso delicato, elegante e sensuale e teso al bello.
 
(TRAMA) l'opera si apre con un luminoso Prologo in cielo, in cui Mefistofele, nel pungente recitativo “Ave Signor, perdona”, sfida il Creatore, ripromettendosi di indurre in tentazione il vecchio Faust. Seguono quattro atti e un epilogo. Nel primo atto a Francoforte, Faust incontra Mefistofele e suggella il patto che gli renderà la gioventù, consentendogli una serie di nuove esperienze umane e spirituali: da notare i ritmi di danza durante la festa popolare e le scene d’insieme, in cui Boito vuol trasferire i modelli delgrand-opérafrancese consolidati da Meyerbeer, ritenuto uno dei grandi del teatro del suo tempo. Il secondo atto vede l’incontro di Faust con Margherita in giardino, mentre Mefistofele cerca di sedurre la compiacente vicina Marta; nella seconda parte si schiude il sabba romantico, un quadro infernale ancora nell’ottica delgrand-opéra, che può a tratti indurre al sorriso, con le sue danze brillanti che sembrano preannunciare il futuro balletto Excelsior di Romualdo Marenco. La prima parte del terzo atto si svolge nel carcere ove Margherita è imprigionata per aver ucciso la madre e il figlio; di grande commozione è anche il nuovo finale, con l’aria “Spunta l’aurora pallida” e la ripresa del coro angelico del prologo, in cui Margherita rifiuta di fuggire con l’amante e spira. Nel quarto atto segue la notte del sabba classico, in cui Faust incontra e ama Elena, celebrando l’emblematica congiunzione dello spirito classico con lo spirito romantico. L’Epilogo presenta Faust, ritornato ancora una volta vecchio, che sta edificando un nuovo mondo e, affascinato dall’opera che sta compiendo, si lascia indurre a dire all’attimo fuggente «Arrestati, sei bello». Mefistofele ha vinto la scommessa; ma una penitente Margherita intercede per Faust presso Dio, e l’anima del novello Ulisse viene salvata, mentre risuonano i canti delle schiere angeliche che avevano aperto l’opera.
 
>> BIGLIETTO platea e palchi 60,00 euro; galleria 38,00; 2° galleria 28,00. BIGLIETTO RIDOTTO platea e palchi 50,00/24,00; galleria 32,00/15,00; 2° galleria 23,50/11,00. PREVENDITE presso il BoxOffice Verona di via Pallone 16 e la biglietteria del Teatro Filarmonico in via dei Mutilati 4k. REPLICHE 27.01.2019 (ore 15.30); 29.01.2019 (19.00); 31.01.2019 (20.00); 03.02.2019 (15.30)
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