LA LOCANDIERA



ore 20.45 (domenica ore 16.00): nell’ambito della rassegna Grande Teatro organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona la compagnia Arca Azzurra Teatro e Teatro Stabile di Verona mette in scena LA LOCANDIERA. Commedia di Carlo Goldoni con Amanda Sandrelli, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci; regia di Paolo Valerio... nel primo atto Mirandolina, una giovane ed affascinante locandiera abituata a ricevere attenzioni e lusinghe dai clienti, viene corteggiata da due ospiti: il Marchese di Forlipopoli, un nobile decaduto, e il Conte di Albafiorita, un mercante arricchito che ha comprato il titolo nobiliare grazie ai suoi commerci. Anche nel corteggiamento i due si comportano in modo conforme al proprio ruolo sociale: il Marchese è convinto che basti il prestigio del suo titolo per conquistare l’amore di Mirandolina, mentre il Conte crede di poterla comprare per mezzo di regali e doni. Arriva però alla locanda un terzo ospite, il Cavaliere di Ripafratta, burbero e misogino, che si prende gioco perché insistono a dimostrare interesse per una donna mentre egli, preferendo di gran lunga la libertà del celibato, non si abbasserebbe mai  tale condizione. Mirandolina, offesa e stimolata dal comportamento del Cavaliere, spiega in un monologo voler di minare le sue convinzioni, facendolo innamorare di lei. Segue quindi uno screzio tra lei e il conte sulla biancheria dell’albergo: entrambi ribadiscono di preferire la libertà piuttosto che il matrimonio. Entrano in scena Dejanira e Ortensia, due attrici di commedia che si fingono gran dame e che si contendono le attenzioni del Marchese di Forlipopoli e del Conte di Albafiorita. Mirandolina ribadisce il suo progetto di conquistare il Cavaliere.
 
Il secondo atto vede Mirandolina mettere in atto i suoi propositi. Durante un pranzo in cui si siedono alternativamente a tavola i due nobile, Dejanira e Ortensia, il Cavaliere e Mirandolina, quest’ultima fa sfoggio del proprio carattere indipendente e sincero, come quando dichiara al Marchese che il vino da lui ritenuto eccelso è in realtà pessimo o come quando spiega al Cavaliere che anche lei disprezza la superficialità del genere femminile. Le due finte dame provano anch’esse a sedurre il Cavaliere ma quest’ultimo, quando scopre che sono solo attricette teatrali, vorrebbe andarsene sdegnato. Mirandolina, nell’accomiatarsi da lui, finge di piangere e, ad un certo punto, sviene di fronte a lui. Il Cavaliere cade nel tranello della protagonista, innamorandosi di lei. Nel terzo atto acquista visibilità il cameriere Fabrizio, cui il padre di Mirandolina, in punto di morte, ha affidato la figlia. Il Cavaliere dona a Mirandolina una preziosa boccetta d’oro ma la donna rifiuta, ignorando pure la successiva dichiarazione d’amore dell’uomo. Il Marchese smaschera la passione del Cavaliere che, in un ultimo disperato assalto, provoca la reazione di gelosia di Fabrizio, che, innamorato di Mirandolina, la difende. Il Cavaliere, ormai preda di quella passione amorosa che aveva sempre sfuggito, è a tal punto furente da far scoppiare una lite col Conte, che rischia di degenerare in un duello. Mirandolina, ormai soddisfatta per aver realizzato il suo piano, interviene annunciando che sposerà il cameriere Fabrizio: il Cavaliere non può che abbandonare la locanda su tutte le furie, mentre il Marchese e il Conte sono invitati a trovare un altro alloggio e a desistere dai loro propositi. Mirandolina, del resto, promette al futuro sposo di smetterla di sedurre gli uomini per divertimento.
 
>> BIGLIETTO platea palchi 26,00 euro; balconata 23,00; galleria 15,00; 2° galleria 10,00
>> PREVENDITE presso Teatro Nuovo, BoxOffice Verona e sportelli abilitati Unicredit Banca
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