MONTE GRAPPA



sino al 7 luglio gli spazi espositivi della galleria Artericambi di Verona ospiato la mostra MONTE GRAPPA, LA STORIA SI FA IN TRE DIMENSIONI E SI RACCONTA SU DUE, personale dell’artista Nina Fiocco concepita appositamente per gli spazi della galleria. Ispirandosi alla figura dello scrittore Emilio Salgari, l’artista focalizza la propria ricerca sul concetto di narrazione e distanza: una relazione deformante che nella società della comunicazione, all’opposto dell’esperienza diretta della realtà, genera una relazione unilaterale, trasformandosi in uno strumento di dominio e controllo. A partire dall’analisi di questo meccanismo, la mostra si sviluppa attorno all’idea di colonia, portando in scena la microstoria, ancora attuale, del rapporto del Fascismo italiano con la comunità di Chipilo in Messico. Quest’ultimo è un territorio assegnato dal governo messicano a migranti italiani arrivati in America Latina verso fine Ottocento. A seguito di una complessa operazione retorica attuata dal Regime in visita in America Latina nel 1924, Chipilo si trasforma simbolicamente in “colonia italiana”: il paesaggio collinare messicano viene ribattezzato Monte Grappa. 
 
Una pietra dell’omonima montagna diventa il monumento centrale del paese; di lì a pochi anni in città verrà costruita la casa del Fascio. Il legame indissolubile e persuasivo tra la patria e la colonia viene messo in atto attraverso un costante richiamo visivo e discorsivo tra la terra d’origine e quella di approdo, creando in questo modo un rapporto di interdipendenza tra i due luoghi. Il progetto affronta la trasformazione visiva e la retorica dei simboli nazionali italiani sul suolo messicano riunendo in un unico orizzonte il meccanismo d’inganno perpetuato dalla propaganda politica che, al pari di un incantesimo, racconta, trasforma e poi documenta nuove verità storiche. In mostra un corpus di opere, che comprende un’installazione, una serie di sculture bidimensionali e un video, ricostruisce una cartografia immaginata, quasi poetica, tra i migranti e la loro terra di origine, dove la rappresentazione viene alimentata da un sentimento nostalgico che si consola solamente nella costruzione simbolica di miraggi di vicinanza.
 
>> INGRESSO LIBERO. la galleria è aperta dal martedi al venerdi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
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