TEATRO RISTORI

Riaperto agli inizi del 2012, dopo una trentennale chiusura ed un complesso intervento di restauro che ha salvaguardato l’originale aspetto ottocentesco dell'edificio e della sala, il Teatro Ristori è oggi un moderno centro di cultura, per concerti e convegni. E' dotato di un elaborato sistema di piattaforme mobili che permettono di modulare lo spazio a seconda delle diverse esigenze

 

Le origini del Teatro Ristori risalgono ai primi decenni dell’ottocento, quando nell’area in cui sorge fu realizzato uno spazio teatrale a cielo aperto con strutture removibili in legno. Si chiamava Teatro Valle e verso la metà del secolo fu trasformato in un teatro vero e proprio, con sala chiusa e pareti in muratura. Nel 1856 assunse la denominazione di Teatro Ristori IN ONORE DI ADELAIDE RISTORI, MAGGIORE ATTRICE ITALIANA DELL'EPOCA, che vi ottenne un grande successo con una serie di rappresentazioni della Maria Stuarda di Friedrich Schiller. Divenne allora uno dei principali teatri cittadini, innervato nello sviluppo culturale e sociale di Verona, presentando per oltre un secolo spettacoli di tutti i generi, dalla grande prosa all’opera lirica, dai veglioni alle marionette, dalla prima proiezione cinematografica della città all’avanspettacolo e al varietà. Nel corso degli anni il suo palcoscenico ha ospitato attori come Totò, Leopoldo Fregoli, Ettore Petrolini, Macario, Wanda Osiris, Cesco Baseggio, Memo Benassi, Paola Borboni, Gino Cervi, Carlo Dapporto, Renato Rascel, Ugo Tognazzi, Walter Chiari, Dario Fo, Paolo Rossi e Roberto Benigni, oltre a musicisti del calibro di Pietro Mascagni, Domenico Modugno, Paolo Conte, Gino Paoli, Roberto Vecchioni e Vasco Rossi.

 

Chiuso definitivamente al pubblico nel 1983 il Teatro Ristori di Verona è stato riaperto nel gennaio del 2012, dopo un lungo ed estremamente complesso lavoro di recupero e di restauro che ha permesso di realizzare uno spazio per la cultura tecnologicamente molto avanzato, mantenendo nell'aspetto esterno dell'edificio e della sala, una immagine ottocentesca estremamente fedele all’originale. Dal ridotto in stile moderno si può accedere alla vecchia sala all'italiana, CON UN DOPPIO ORDINE DI PALCHI ORNATI DA INTARSI, molto simile a come era una volta, di un gusto semplice e raffinato. Il palco e lo spazio recitativo sono modificabili: infatti grazie ad un sistema di cinque piattaforme mobili lo spazio diventa polifunzionale secondo le diverse esigenze. Si può creare una buca per l'orchestra, una disposizione a gradoni, l'abbassamento al piano della platea per realizzare anche un salone da ballo. Acquisito dalla Fondazione Cariverona, il rinato Teatro Ristori ospita oggi una molteplice tipologia di eventi: concerti di musica jazz e spettacoli di danza in primis, oltre a trasmissioni di opere liriche e concerti sinfonici dai maggiori teatri del mondo, conferenze, incontri, manifestazioni culturali e convegni.

 

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