DON GIOVANNI (93° Festival Areniano)



21.00: questa sera, nell’ambito del 93° festival lirico areniano, la Fondazione Arena di Verona mette in scena DON GIOVANNI, dramma giocoso in 2 atti di Wolfgang Amadeus Mozart tratto da un libretto di Lorenzo Da Ponte. Rappresentazione con l’Orchestra, Coro e Corpo di Ballo della fondazione Arena; regia di Franco Zeffirelli. Don Giovanni (titolo originale: Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, K527) è la seconda delle tre opere italiane che il compositore salisburghese scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte. Composto nel 1787 essa precedo il Così fan tutte (K588) e segue Le nozze di Figaro (K492). E’ considerato uno dei massimi capolavori di Mozart e della storia della musica in generale; in cui è riflesso tutto il genio mozartiano e di un Settecento musicale giunto ormai all'apice del suo fulgore, alle porte del Romanticismo.
 
LA TRAMA: Don Giovanni è un seduttore che passa la vita a circuire donne di ogni età e paese. Con il trucco e l'inganno, spinto da un'inesauribile frenesia, tiene addirittura un "catalogo" ("Madamina il catalogo è questo"è una delle arie più celebri) che fà compilare al servo Leporello. La prima delle vittime è Donna Anna. Il cavaliere si introduce nella sua casa travestito dal suo fidanzato, Don Ottavio, e tenta di violentarla. Scoperto l'inganno Donna Anna chiede aiuto. Sopraggiunge il Commendatore che sfida a duello l'impostore. Il combattimento vede soccombere quest'ultimo. Un omicidio che segnerà tutta la storia. Ma il nobile temerario prosegue senza ravvedersi. Dopo aver incontrato una donna, cha a suo tempo aveva già sedotto, Donna Elvira, andrà a insediare la contadina Zerlina, promessa sposa di Masetto. Sarà proprio Donna Elvira a rovinare i piani del seduttore. Nel frattempo arrivano anche Donna Anna e Don Ottavio, in cerca dell'omicida. Ma Don Giovanni risolve il tutto organizzando una festa. Durante i balli e le danze l'impunito prova a fare sua Zerlina. Le urla della giovane contadina però interrompono la festa. Don Giovanni è braccato, Donna Anna e Don Ottavio tirano giù le maschere e lo accusano apertamente di essere l'assassino del Commendatore. Ancora una volta però il protagonista e il suo servo scappano. In piena notte trovano rifugio in un cimitero. Qui la statua del Commentatore da lui ucciso, lo ammonisce, ma il nobile furfante non cede e, sbeffeggiandolo lo invita a cena. La statua del Commendatore si presenterà davvero. Davanti a questo segno spaventoso però Don Giovanni rifiuta di nuovo di pentirsi e così segna la sua fine; ai suoi piedi si aprono le porte dell'inferno, dove precipita tra il terrore dei presenti.
 
>> REPLICHE il 04.07.2015; 10.07.2015; 17.07.2015; 30.07.2015; 12.08.2015
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