CARMINA BURANA (di Carl Orff)



ore 22.00: questa sera la Fondazione Arena di Verona, mette in scena CARMINA BURANA, cantata scenica in atto unico del compositore tedesco Carl Orff, su libretto dello stesso autore. Composta nella seconda metà degli anni trenta, Carmina Burana è basata su 24 poemi ritrovati nei testi poetici medievali contenuti in un manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis o Codex Buranus, proveniente dal convento di Benediktbeuern (Baviera). Il titolo completo è "Carmina Burana: cantiones profanae cantoribus et choris cantandae, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis". Questa composizione appartiene al trittico teatrale di Carl Orff denominato Trionfi che, composto in periodi diversi, comprende anche i Catulli Carmina e il Trionfo di Afrodite. Fu rappresentato la prima volta nel 1937 a Francoforte, mentre la prima italiana si tenne nel 1942 al Teatro alla Scala di Milano. L'opera non presenta una trama precisa e richiede tre solisti (un soprano, un tenore e un baritono), due cori (uno dei quali di voci bianche), mimi, ballerini e una grande orchestra. L'opera è strutturata in un prologo e tre parti. Nel prologo c'è l'invocazione alla Dea Fortuna sotto cui sfilano diversi personaggi emblematici dei vari destini individuali. Nella prima parte si celebra la "Veris laeta facies" ovvero il lieto aspetto della primavera. Nella seconda, "In taberna" ovvero "All'osteria", si hanno prevalentemente canti goliardici; la terza parte - "Cour d'amours" cioè "Le corti dell'amore" - contiene brani che inneggiano all'amore e che si concludono con il coro di grazie alla fanciulla ("Ave, formosissima"). Nel finale si ha la ripresa del coro iniziale alla Fortuna.
 
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