PEOPLE WITHOUT FINGERPRINTS



sino alla fine di novembre gli spazi espositivi della galleria Artericambi ospitano la mostra PEOPLE WITHOUT FINGERPRINTS (Persone senza impronte digitali), personale di opere mixedmedia dell’artista afroamericana Crystal Z Campbell... comunicato stampa: Per più di un secolo l’impronta digitale è stata catalogata allo scopo di classificare individui che potevano avere un qualche interesse nell’ambito di indagini giudiziarie. Attualmente il polpastrello è diventato un ‘portale di collegamento tra mondo digitale e mondo fisico, sia come interfaccia che come vero e proprio ‘volto’, grazie alla biometria. Con una semplice scansione, le impronte digitali possono dare il senso di una intera vicenda giudiziaria. La storia delle impronte digitali mette bene in luce come l’impronta costituisca una sorta di accesso a quello che la criminologa Katja Aas ha chiamato “il corpo come passaporto”. La mostra include nuove opere della Campbell, tra cui frammenti visivi, sonori e rappresentazioni materiali del suono, una pellicola da 16mm, fotografie e campioni scientifici. Attraverso una esplorazione di alcuni aspetti perversi della civiltà, perduti o registrati dall’impronta digitale, la Campbell realizza una mescidanza poliedrica di ‘social media’, racconti orali, memoriali, articoli di giornale, letteratura, ricerca pseudo-scientifica, archivi e appropriazioni culturali.
 
People Without Fingerprints mette in luce come gli interessi della Campbell si estendano all’arte, alla scienza e alla decostruzione della narrazione cinematografica attraverso accurate dissezioni di immagine e suono. La nuova pellicola da 16 mm, che verrà proiettata per la prima volta nella galleria Artericambi, presenta un bambino affetto da autismo. La madre del bambino, nell’intento di aiutare il figlio ad essere ‘normale’, lo iscrive ad un corso speciale di terapia dell’ascolto, che lei stessa gli tiene a casa. La terapia dell’ascolto (ufficialmente nota come AIT) è un trattamento uditivo che si propone di rieducare il cervello di un determinato soggetto spostando l’attenzione del soggetto stesso: l’applicazione di tale tecnica al trattamento dell’autismo è stata oggetto di vivaci discussioni. Il seguito è drammatico: al pubblico è affidato il compito di ricostruirlo sulla base di documenti effimeri ad uso forense, sui quali si conservano impronte digitali polverose. Presso Artericambi la Campbell presenterà la sua ultima pellicola, insieme a varie foto e ad un polpastrello artificiale acquistato su eBay. La mostra include fragili schegge di civiltà ricavate da eredità reali, mitiche, tecnologiche e simboliche; un complesso spazio narrativo toccato dal rumore, dall’astrazione, dall’omissione e il rituale.
 
>> INGRESSO LIBERO. la galleria è aperta dal martedi al venerdi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
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